
Ponte della Cintura di Giada, lago Kunming, Cina
Con Mario [Carpitella] ho avuto una frequentazione non intensissima, ma molto profonda. […] Ricordo che mi accompagnava a mangiare da qualche parte, nei paraggi della sua abitazione, e poi quando rientravamo a casa, passava davanti agli scaffali di una libreria: si era comprato tutta l’edizione di Hegel in quei volumi grandi, in ottavo, di Glockner, e lungo un corridoio erano schierati da una parte Hegel e dall’altro Schopenhauer; percorrevamo inevitabilmente quel corridoio, e nel passare davanti a Hegel, Mario si girava dall’altra parte. Dicevo: “Scusa, ma allora perché te li sei comprati?”. “Ma, sai, è un esercizio, come dire, di ascesi; in realtà il mio grande amore sta di qua”; ed era Schopenhauer.
Franco Volpi, Il valore della traduzione, In ricordo di Mario Carpitella