
(Seconda parte)
Il broker indipendente Alessio Rastani ha lasciato di stucco gli intervistatori della BBC con la sua dichiarazione: «Il mondo non è governato dai politici, è Goldman-Sachs a governarlo. (…) In meno di un anno – ha detto in diretta televisiva – spariranno i risparmi di milioni di persone, senza che né mercati né governi possano farci niente».
Sconcertante, vero? Rastani non si è fermato lì: «…Da operatore finanziario non mi preoccupa per niente la crisi, io la vedo come un’opportunità per fare altri soldi. Noi, la mia categoria non può interessarsi di come si può sistemare la situazione. Il nostro lavoro è fare soldi – è sempre Rastani che parla – e io, personalmente, sognavo questo momento da tre anni. Lo devo confessare, ogni notte vado a dormire sognando un’altra recessione, un altro momento come questo.
Molti non ricordano che la depressione degli anni Trenta non è stata solo il crollo dei mercati. C’era gente preparata a fare soldi con quel crollo». Ma, come al solito, di tante verità intere o mezze che siano, noi, da questa parte, dobbiamo immaginare gli scenari. Chissà se i politici non hanno colpe, la verità è sotto gli occhi di tutti. Un dato è certo, nel libro paga di Goldman-Sachs ci sono stati tecnici che poi si sono dati alla politica, ed altri che si stanno preparando. Ecco alcuni nomi di dirigenti della Goldman-Sachs passati alla funzione pubblica, per capire chi ha governato l’Italia e il mondo, chi lo governa oggi e chi lo farà in futuro:
Gianni Letta è stato membro dell’advisory board di Goldman-Sachs, oggi è sottosegretario alla Presidenza del Consigli;
Romano Prodi da consulente Goldman-Sachs a Presidente del Consiglio;
Mario Draghi è stato vicepresidente della Goldman-Sachs, ora è il Governatore della Banca d’Italia;
Mario Monti, qualcuno lo ha indicato come una delle rare persone che da “tecnico” potrebbe essere candidato alla Presidenza del Consiglio garante dei due schieramenti politici italiani: dalla Commissione europea sulla concorrenza è passato alla Goldman-Sachs;
Robert Rubin da dirigente della GS a segretario al Tesoro durante la presidenza Clinton;
Henry M. Paulson, da vicepresidente della GS a segretario al Tesoro durante la presidenza G.W. Bush.
Un lungo elenco.
Come ci siamo finiti qui? Che ci facciamo su questo ottovolante, denudati di tutte garanzie umane, senza protezione alcuna? Cosa ci fa il mondo su questo tetto scivoloso, assediato da voraci animali? No, non caimani, troppo comodo utilizzare un divoratore del mondo animale per descrivere gli uomini e allontanare le loro responsabilità, per ripulirli, gettando colpe del loro modo di operare su ignari esseri. Non accerchiati da coccodrilli affamati. Bisogna dirlo meglio e bene: che ci fa il mondo qui, su questa scheggia di terra persa nell’universo, assediato da un manipolo di famelici uomini e dalle loro accondiscendenti donne?
Non si sa il motivo. Ma si capisce che tutti, dopo i disastri, sentono il diritto di scagionarsi. In una memoria scritta sulla recessione americana l’economista John Kenneth Galbraith, con un colpo di spugna incolpava il genere umano per la sua natura cattiva e perversa. Con un escamotage non incolpò nessuno, e senza fare nomi disse che «L’autunno del 1929 fu forse la prima occasione in cui gli uomini riuscirono a truffare se stessi».
Continua - Fine seconda parte
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Intervista Rastani, lingua inglese